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Una nuova poesia - L’APPELLO DI PEPÈ

2/15/2021

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L’APPELLO DI PEPÈ 
di Idilia Copertino 


Salve a tutti, mi presento:
Sono Pepè… il Malcontento! 
(Scritto P E P E, ma con l'accento,
non sono mica il condimento!)
Ora spiego con chiarezza 
il perché dell’ amarezza:
sono il secondo di cinque fratelli
tutti uguali, quasi gemelli.
Stessa consonante ripetuta, 
quella P sorda ma non muta,  
stesso accento tronco e finale 
che porta veloce all’ultima vocale,
e anche la vocale, come vedrete,
due volte per ognuno si ripete!
I miei fratelli li conoscete già:
sono Pupù, Popò, Pipì e Papà. 
La differenza tra loro e me 
è solo la vocale E!
Tra le vocali è la più bella 
eppure a me ha portato iella…
Da neonato fui ignorato,
trascurato, sottovalutato,
e praticamente dimenticato, 
e ancor oggi sono disoccupato.
I miei fratelli, più fortunati, 
sono famosi ed apprezzati
specialmente tra i piccini 
ed i loro... bisognini ;) 
Senza arrivare ai livelli di Papà,
vorrei anch’io un po’ di notorietà!
Mi basterebbe un significato piccolino,
magari il sorriso birichino di un bambino... 
E la mamma stringendolo a se’
direbbe felice “Che bel pepè!” 

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NONSODOVE' - UNA GIORNATA CON LILLA E CAMILLA di Idilia Copertino

2/15/2021

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Here are the third and fourth poems of a series of poem-stories set in Nonsodovè ​- each story will focus on one linguistic aspect and will have related activities, videos and a book! I hope you enjoy these sweet characters and their adventures in Nonsodovè <3
UNA GIORNATA CON LILLA E CAMILLA 
di Idilia Copertino

capitolo I 


MATTINA

Camilla è una vera dormigliona!
Per fortuna c’è lilla che la sprona:
abbaia, scodinzola e si diverte...
A rubarle tutte le coperte!  

Poi di corsa in bagno a lavarsi
E Lilla è sempre la prima a tuffarsi… 
Tra schizzi, spruzzi e qualche goccia
Camilla invece si fa la doccia! 

È il momento della prima colazione
Con frutta e verdura di stagione!
Due fichi e un’arancia per Camilla 
E tutto il resto… lo mangia Lilla! 

Poi continuano la giornata
Con una lunga passeggiata 
Tra alberi, fiori profumati 
E animali appena svegliati. 

Si divertono ad esplorare  
Dalle montagne fino al mare,
Guardando in alto, guardando in basso: 
C’è una sorpresa ad ogni passo! 

Dopo l’esercizio mattutino 
Arriva l’ora dello spuntino:
Con risate, amici e cibo squisito 
Fanno un picnic su un prato fiorito! 

Poi tornano a casa per le faccende,
Con l’aiuto di tutti la casa splende: 
Volpi e scoiattoli a spolverare, 
Scimmie e civette a riordinare, 

Rane a lavare, gatti a piegare, 
Topi, cavalli e pavoni a spazzare, 
Lilla si dedica ad affettare,
E Camilla comincia a cucinare. 



Capitolo II

POMERIGGIO 

Per tutte quelle creature affamate 
Ci vogliono centocinquanta portate
Per un pranzo pieno di profumi e colori 
Che la bocca poi trasforma in sapori! 

I piatti si lavano in pochi istanti 
Grazie all’aiuto degli elefanti,
Poi ci si rilassa sulle poltrone 
Per aiutare la digestione.

I gatti e le volpi giocano a carte,
I topi e i procioni parlano d’arte,
Camilla va a fare un riposino,
E Lilla... si esercita con il violino! 

Poi si legge, si scrive e si disegna 
Tutto ciò che la natura insegna:
I colori dei fiori e delle stagioni 
Il ciclo dell’acqua, le leggi dei suoni… 

Ogni animale insegna la specialità 
Più congeniale alle sue abilità: 
I passeri insegnano a gorgheggiare, (cantare)
I delfini a nuotare e le rane a saltare,

Le capre sono bravissime a scalare,
I gatti sono i maestri del riposare,
Le api si occupano di giardinaggio 
E i conigli spiegano cos’è il coraggio.

Poi un po’ di lavoro e qualche faccenda
E Arriva l’ora della merenda...
E poiché è il loro pasto preferito 
Ne fanno un’altra appena finito! 

Poi tutti insieme a giocare in giardino
a palla, a campana, a nascondino, 
a 1-2-3-stella o a ruba-bandiera
Fino a quando arriva la sera! 


BOOK, ACTIVITIES AND THE THIRD CHAPTER "SERA" COMING SOON.
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NONSODOVE' - LA CASA DI LILLA E CAMILLA

10/12/2020

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This is the second of a series of poem-stories set in Nonsodovè ​- each story will focus on one linguistic aspect and will have related activities, videos and a book! I hope you enjoy these sweet characters and their adventures in Nonsodovè <3

​LA CASA DI LILLA E CAMILLA

di Idilia Copertino 


Sulla cima di una collina 
Nella foresta di Nonsodovè 
C’è una casa molto carina...
Cerca tra gli alberi e scopri dov’è! 

È ricoperta di piante e di fiori,
E ha le finestre di mille colori,
C’è una porta di foglie nel centro, 
Aprila e svela chi vive lì dentro! 

Non è un leone, non è un gorilla…
È una bambina con la sua cagnolina! 
Questa è la casa di Lilla e Camilla,
E questa che vedi è la loro cucina! 

C’è un tavolo sempre imbandito 
Che si allunga all’infinito  
Per accogliere tutti gli amici
Ed insieme mangiare felici! 

Il soggiorno è davvero speciale 
Con una poltrona per ogni animale, 
Dalle formiche agli elefanti:
Poltrone piccole, medie e... giganti! 

La stanza da bagno è attrezzata 
Con una piscina e una cascata! 
Ci sono tantissimi lavandini 
E due pinguini che fanno i bagnini! 

La stanza da letto ha un letto a più strati 
Per lilla, Camilla e i loro invitati, 
E poi ci sono rami, amache e tane 
Materassi di paglia, nidi e liane! 

In quella casetta di Nonsodovè 
C’è posto per tutti, anche per te! 
Per andarci non serve la magia 
Ma soltanto un po’ di fantasia! 

Book and activities coming soon!! :)
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NONSODOVE' - poema introduttivo :)

10/12/2020

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This is the first of a series of poem-stories set in Nonsodovè ​- each story will focus on one linguistic aspect and will have related activities, videos and a book!!!!! I hope you enjoy these sweet characters and their adventures in Nonsodovè <3

​NONSODOVÈ

di Idilia Copertino 


Nonsodovè è un posto speciale: 
Ha mare, monti e un clima ideale,

Ci sono piante, ci sono fiori 
E arcobaleni dai mille colori.

Ci sono animali di ogni misura 
Che vivono immersi nella natura: 

Ci sono balene, ci sono cani, 
Ci sono rane e ci sono gabbiani. 

Ci sono farfalle, ci sono gatti, 
Ci sono pesci e ci sono cerbiatti.

E tutte le bestie e creature rare 
A Nonsodovè sanno parlare! 

I gatti normali dicono MIAO, 
a Nonsodovè dicono CIAO! 

I cani normali sanno abbaiare, BAU BAU 
a Nonsodovè sanno anche cantare! 

In quelle foreste piene di incanti,
Tra fiori, piante e animali parlanti 

Vive felice una bambina 
Con la sua piccola cagnolina.  

Camilla è forte e avventurosa,  
Intelligente ed affettuosa;

Lilla è leale, vivace e curiosa, 
Intraprendente e molto golosa! 

Insieme corrono, nuotano e scalano,
Giocano, ridono, esplorano e imparano 

Sono sensibili e coraggiose 
Disponibili e generose. 

Conoscono tutte le creature 
E queste sono le loro avventure. 

Vieni anche tu a Nonsodovè,
Lilla e Camilla aspettano te!! 

​
Stop motion short and activities coming soon :)
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IL PUNTO FIERO E INDIPENDENTE - una nuova poesia :)

10/12/2020

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IL PUNTO FIERO E INDIPENDENTE 
di
Idilia Copertino 

Un giorno su una pagina bianca 
Arrivò un punto indipendente e fiero,
Ammirò il suo regno compiaciuto 
E si apprestò ad esplorare il foglio intero.

Essendo perfettamente rotondo, 
Cominciò subito a rotolare.
Si sentiva completamente libero 
E iniziò persino a saltare! 

Il primo giorno saltò senza sosta 
Fino all’angolo in alto a destra, 
Poi si tuffò in basso, rotolò a sinistra 
E fece della pagina la sua palestra.

Il secondo giorno scalò la pagina 
Sul margine sinistro verticale, 
Arrivò in cima e si lanciò veloce
Verso l’angolo destro in diagonale. 

Il terzo giorno andò a zig zag 
Esplorando senza meta, 
Poi si fermò, si guardò intorno 
E la palestra gli sembrò incompleta.

Il quarto giorno non si mosse
E rimase nel centro a ponderare
“Ho tutto lo spazio che voglio...
Ma nessuno con cui parlare…” 

Il quinto giorno si sentì perso 
Su quel grande foglio bianco 
E invece di rotolare
Si trascinava stanco.

Il sesto giorno andò ancora peggio 
Perché si accorse improvvisamente
Che di tutte le sue avventure 
Non era rimasto niente! 

Si trascinò fino sul ciglio 
E rimase ad osservare, 
Poi gridò a squarciagola:
“Su questo foglio che ci sto a fare!?” 

La risposta del silenzio 
Fu atroce ed inclemente 
Sentì il vuoto fuori e dentro 
E si accasciò piangente. 

Centinaia di altri punti 
Dalle pagine lì accanto 
Udirono l’afflitto
E accorsero al suo pianto. 

Arrivarono da ogni direzione 
E circondarono l’affranto.
E il più curioso chiese:
“Che cos’è che ti rattrista tanto?”

Il punto, prima di rispondere, 
Si guardò intorno sbalordito 
E si accorse che il dolore 
Si era magicamente alleggerito.

“Sento il vuoto dentro e fuori” 
Rispose il punto titubante
“Non ho uno scopo su questo foglio 
Sono un punto insignificante!”

“Ti senti vuoto perché sei solo,”
Risposero i punti con gran vociare 
“Non hai un punto di riferimento,
Non hai un amico con cui scherzare! 

“Siamo tutti irrilevanti 
Se esistiamo solo per noi stessi!
Noi punti siamo fatti 
Per essere connessi!”

“Connessi?” Domandò il punto
“Congiunti,” spiegarono loro,
“Interdipendenti, correlati,
Uniti!” Conclusero in coro.

E mentre quelle parole seducenti 
Echeggiavano nella sua mente 
i punti si avvicinarono 
E si unirono elegantemente.

Una lunga linea uniforme 
Si spiegava ora davanti ai suoi occhi 
Dando vita a forme sinuose,
Stelle, fiori, poligoni e fiocchi.

Il punto osservò incantato 
Quelle figure strabilianti, 
E cominciò a bramare 
Di potersi unire ai tanti.

Quasi senza pensarci, 
Iniziò a rotolare, 
Poi ruzzolò, saltò 
E sentì la gioia aumentare. 

Quando fu vicino 
La linea si aprì un po’ 
E senza esitazione 
Il punto si tuffò! 

Divenne parte di qualcosa 
Più grande di se stesso 
E provò l’euforia pura
Dell’essere connesso.

Al punto fiero piace ancora 
Scoprire ed esplorare 
Ma adesso ha degli amici 
dai quali ritornare. 

Mai più si sentì vuoto, 
Solo o insignificante 
Perché ora ha una famiglia 
Per la quale lui è importante.

Fine  

​
Animated short and activities coming soon :)
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INCANTESIMO DELL’ACQUA MAGICA

9/3/2020

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Una preghiera incantesimo per guarire le bue ;) 

Di Idilia Copertino - creato per Nicola Copertino Wasielewski <3

Acqua chiara, senza colore 
Porta via tutto il dolore! 

Acqua fresca, acqua pura 
Cura anche la sua paura!

Acqua amorevole, acqua incantata, 
Che tu sia dolce oppure salata, 

Caccia le lacrime dal suo bel viso, 
Guarisci la bua, e porta il sorriso! 

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TEACHING PHILOSOPHY

8/16/2020

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PURPOSE 

When I was seven years old I received one of the best gifts of my life: a preciously hardbound French language book for children equipped with a series of audio-cassettes full of music, dialogues and songs, and a special pen that would light up when I selected the right images and words on the page! Every afternoon, as soon as I got home from school I would open that magic book and I would be transported into a beautifully different world, full of exotic words, memorable jingles, baguettes and funny hats :) 
I still perfectly remember all the stories, the songs and the little characters that populated its pages! In fact, even now, more than three decades later, I do more than just remember them fondly, I USE some of the knowledge those pages taught me almost daily! For example, every time I have to remember where the “special letters” W, X, J, K, Y, which we don’t have in the Italian alphabet, are positioned in the English alphabet, my mind goes automatically back to the alphabet song from my French book and I instantly know the right order. It’s a magical mix of semantic memory and episodic memory, acquired without any effort and still so easy to access after all these years! 
As a children language teacher my goal is to create EXPERIENCES that support and actively encourage the formation of such memories: my stories, characters and activities promote learning of language forms and structures, while supporting the development of the students’ cognitive and physical skills in a fun, exciting and memorable way.
In the long term, through my lessons, I strive to offer my young learners not only the practical skills that will physically broaden their work and life (horizons?) possibilities, but also, and possibly even more importantly, a wider worldview, a deeper acceptance of “the other” and “the different”, and the understanding that “our way” is only one of many possible and wonderful ways of speaking, thinking and being. 

TEACHING STYLE 

In my teaching career I have had the amazing opportunity to teach students from all walks of life and age groups (from 1 years olds, to university students, to seniors), and in many different settings (from private language academies, to community colleges, to international schools) and, while I absolutely enjoy each setting and age group, the peculiarities and immense rewards of teaching very young learners (from 1 to 5 years old) profoundly excite my intellect and nourish my soul, motivating me to constantly choose the best approaches and techniques and be the best teacher I can possibly be. 
In my teaching I draw from different pedagogical theories and approaches according to the setting, topic and students. 
Having the mindset of a scientist, I love studying and applying to my lessons all the invaluable knowledge that the Cognitive approach and the modern research on child development and language pedagogy give us. 
However being a guru/healer/empath at heart, the Affective Humanistic approach is what most closely represents my natural teaching proclivities. In fact, what I want first and foremost is for my students to feel comfortable, happy and free to experiment and play with the language, to enjoy the process of discovering a new culture and to leave my classes with a smile, and I love doing anything I can to make that happen.  
In addition, having taught full immersion language classes to children for many years it has become second nature for me to adopt and utilize the principles and techniques of the Comprehension approach to make every word and every sentence spoken in class understandable to my students. Such approach allows students to ACTIVELY UNDERSTAND meaning, and engages all their senses in the process of discovery as they look for visual, auditory and even tactile clues - because as Leonardo Da Vinci eloquently put it: “Il piacere più nobile è la gioia della comprensione!” - The most noble of pleasures is the joy of understanding!
Finally, I apply the elements I adopt from all three of these approaches toward the Communicative goal of creating “meaningful communication to connect people and cultures”, unmistakably creating a new kind of hybrid mythological creature: a communicative teacher with an affective-humanistic heart, a cognitive brain and a comprehension body! :)

TEACHING TECHNIQUES

“I never teach my pupils, I only attempt to provide the conditions in which they can learn.” -  Albert Einstein
Albert Einstein’s motto is never more true than when teaching children, they are in fact PERFECT LEARNING MACHINES and my top priority designing curriculums and lesson plans is to create the best conditions for them to naturally learn.
Such conditions include: 
  • a safe and welcoming environment that will stimulate their curiosity and that they can explore and interact with (be that in person, or, more recently, online)
  • an optimal routine which aligns with the Information Processing  Theory principles (Robert Gagne’s Instructional Events)
  • engaging activities which encourage the production of meaningful language useful to THEIR PRACTICAL   CONVERSATIONAL NEEDS.
Achieving such objectives entails using different and numerous techniques depending on the topic, the context, the students and the phase of the lesson. 
Since most of my students are in a pre-literacy stage, orality is the main form of input, therefore to facilitate language processing I adopt a series of strategies and techniques such as chants, songs, rhythm and rhyme in addition to Teacher Talk (vocabulary selection - slower speed - better enunciation) and typical techniques from the Comprehension approach like miming, physical actions, body language and visual aids of all kinds (realia, flashcards etc.) 
Furthermore, to help language understanding, memorization and production, I carefully organize my curriculums so that each lesson is strongly connected to, and coherent with the previous and following ones so that students will continuously find themself exposed to the right level of challenge in the area of proximal development (Vygotsky, Krashen i+1). 
Moreover, during the delivery of the lessons I constantly utilize techniques like the retrieval of previous knowledge (Cognitive approach) to connect each lesson to the rest of the curriculum. 
My lifelong love and passion for figurative and performing arts also give me a series of tools (from puppetry, to clowning, juggling, drawing, painting, singing, storytelling, writing original songs, poems and stories...) which I can draw from to make my lessons engaging and grab and maintain student’s attention, which is a priority when teaching young children, and simultaneously lower the emotional filter of my students and their caregivers (Affective-Humanistic Approach). 
My classroom (in person or online) is a safe space to play and experiment with the language and I make sure to embody such philosophy by having fun, acting silly and showing my fallible side to make my students (and their caregivers) feel that making mistakes is normal and even beneficial!
In fact, I always see mistakes as windows into the students’ mental processes and an indication of their current INTERLANGUAGE; correction, when necessary, is done implicitly through reframing. 
Grammar is always presented inductively, in context, and with a lot of built in repetition through varied input. 
Adopting the communicative and the affective-humanistic approaches means making sure that the input and the activities I offer are relevant to my young students’ wholistic (not just linguistic) needs and I achieve that goal through tailored games and meaningful multi-sensory activities appropriate to their age and skills.  
And, finally, I always make sure to bring a generous dose of FLEXIBILITY in my teacher toolbox to accommodate my very young learners’ ever-changing needs, curiosity and learning styles.
Ok, enough reading, are you ready to join in the fun? Come out and play, draw, sing, dance and learn with us! :)

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Una Breve Storia Per Bambini e Adulti :)

6/19/2020

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Il Posto Più Bello Del Mondo - di Idilia Copertino

Nicola era un sognatore: sognava di notte con gli occhi chiusi e sognava di giorno con gli occhi aperti. 
Immaginava terre lontane non ancora esplorate, pietanze esotiche non ancora assaggiate, lingue straniere non ancora ascoltate e fragranze misteriose non ancora odorate.
Sognava di volare in alto nel cielo e di nuotare nel più profondo dei mari, sognava di guidare le macchine più veloci e di viaggiare sui treni più lunghi.
Voleva conoscere più di ciò che aveva e voleva avere più di ciò che conosceva.
La vecchia casa in cui viveva con Ma’, Pa’, Nonno e Nonnina non era abbastanza moderna, il piccolo orto dove ogni giorno andava a raccogliere i pomodori non era abbastanza grande, il fedele trattore che dal lunedì al sabato lo portava attraverso i campi arati fino in paese per andare a scuola non era abbastanza veloce, e l’intero paese che giaceva soleggiato e pigro su quelle colline brulle e argillose non era abbastanza interessante. 
Allora Nicola passava ogni momento libero a leggere l’unico libro che possedeva: L’ Atlante Moderno Del Mondo Conosciuto. 
“L’atlante Moderno Del Mondo Conosciuto” era un enorme tomo logorato dal tempo e dall’uso, che di moderno aveva solo il titolo, e anche quello, a dire la verità, era ormai praticamente invisibile.
All’interno però era pieno di mondi segreti e affascinanti: ogni pagina raccontava di posti straordinari, di genti nuove e di avventure incredibili che aspettavano solo di essere vissute! 
Nicola esaminava ogni mappa per ore e a volte per giorni interi, osservando intensamente ogni linea, ogni ombra ed ogni colore e studiando i nomi dei fiumi, dei laghi e dei monti finché non li sapeva tutti a memoria. 
E quando aveva imparato tutto ciò che c’era da imparare su quell'angolo di mondo, i monti, i mari e le piane si popolavano di personaggi straordinari e delle loro appassionanti vicende. Quante persone ed animali interessanti aveva incontrato guardando quelle pagine sbiadite! 
Una volta, tra i fiordi della Groenlandia, si era imbattuto in un branco di Orsughi, delle bestie grandi come una casa, con una pelliccia fittissima dal colore cangiante dal bianco al marrone che permetteva loro di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente in tutte le stagioni, e dotate di un guscio fortissimo e quasi trasparente che li proteggeva dai nemici. Aveva avuto l’onore di marciare con Svikketryd, il capo degli Orsughi in carne e guscio, e insieme avevano nuotato nelle freddissime acque di Kekertarmiut e avevano scalato la vetta ghiacciata di Gunnbjørnfjeld per la cerimonia di incoronazione. 
Un’altra volta si era ritrovato nel mezzo di una battaglia all’ultimo sangue tra pirati per la baia Fortuna nella Georgia del Sud. In realtà c’era ben poco per cui combattere in quel posto desolato, ma i pirati, si sa, sono superstiziosi e volevano Fortuna a tutti i costi! 
Purtroppo Ma’ era solita interrompere le sue rocambolesche avventure sul più bello con le richieste più mondane:
“Nico’ mi servono i pomodori!” 
I pomodori!? Ma se era appena giunto alle rive del Titikaka! Aveva già un piede nella canoa! 
“Veloce che sto facendo il sugo! E portami anche un po’ di basilico.”
Così, ogni volta, doveva abbandonare a malincuore le sue avventure per andare a raccogliere gli ingredienti per la ricetta del giorno. 
Ad essere sinceri ogni tanto qualcosa di interessante succedeva anche nell’orto: una volta aveva visto due serpenti neri neri, Nonno li chiamava “guardapassi”, che danzavano e si attorcigliavano tra di loro, un’altra volta aveva riso a crepapelle a vedere Nonnina che cercava di cacciare una volpe che rubava le uova dal pollaio! I pulcini dal canto loro erano proprio buffi e poi c’erano sempre i grilli da inseguire e le api dalle quali scappare... ma niente a che vedere con le creature meravigliose, le cascate, le foreste e le persone importanti che aveva incontrato nei suoi viaggi! 
Portare gli ingredienti a Ma’ aveva anche qualche vantaggio però: mentre lei lavava, tagliava e cucinava con amore quegli ingredienti “freschi freschi”, come li definiva sempre lei, Nicola le raccontava le sue ultime scorribande nei minimi dettagli. 
Ma’ ascoltava in silenzio, sorrideva e annuiva mentre il sugo cuoceva lentamente nel vecchio tegame di terracotta riscaldato dalle fiamme del focolare. 
E così il tempo scorreva lieve su quelle colline brulle e argillose, tra avventure fantastiche vissute nelle pagine di un atlante sbiadito e la dolcissima quotidianità della vita in quella vecchia casetta con Ma’, Pa’, Nonno e Nonnina. 
Sono passati molti anni da quei giorni spensierati, e Nicola ha girato davvero il mondo intero: ha visitato Paesi inesplorati, ha viaggiato su treni lunghissimi e aeroplani velocissimi, ha incontrato popoli esotici e parlato lingue straniere, ha mangiato cibi straordinari dai sapori più inaspettati e ha odorato i profumi sublimi di piante e spezie uniche al mondo. 
Il suo profumo preferito però è ancora il profumo del basilico appena raccolto e il suo cibo preferito rimane la pasta al pomodoro “fresco fresco” che Ma’ faceva tutti i giorni e che ‘mprofumava tutta la casa, come diceva Pa’. 
E ora che il mondo l’ha visto tutto, può dire con orgoglio che il posto più bello di tutti è sempre stato quella vecchia casetta con il piccolo orto dove ha imparato a vivere, e dove adesso insegna ai suoi figli a sognare. 

​
P.S. I posti della storia sono tutti posti veri! Provate a cercarli su Google Maps ;)
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Una poesia inedita sulla consonante R!! :)

5/14/2020

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​Grazie di cuore a Ani Cohen per la grafica e a Carl Wasielewski per la musica!!! <3
LA R
di   Idilia Copertino 


La R è una consonante 

Davvero interessante!

Vibra, oscilla e trilla,
Tra le lettere è la più arzilla.

È di natura guerrigliera
E anche moscia, è sempre fiera.

Pronunciarla è divertente 
Perché rende ogni parola effervescente! 

Quand’è sola frulla leggera 
Come un fringuello in primavera; 

Se è doppia invece ruggisce orgogliosa  
Come un motore o una tigre furiosa. 

E se fossero tre le R da arrrticolare?
La lingua certo si dovrebbe allenare!

Il palato se la spasserebbe come un matto 
Se invece di due fossero quattrrrro!

Provate con cinque, ma state attenti
Cominceranno a trrrrremare anche i denti!

La sorpresa vera, però, arriva alla sesta 
Quando a vibrrrrrrare è tutta la testa! 

È il capolavoro della dizione 
Un prodigio di forza e precisione. 

Travolgente come un’onda del mare, 
si gonfia, rotola e si ferma solo per respirare.

Sei pronto a fare un po’ di allenamento?  
Inarca la lingua e buon divertimento! 

RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

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Una lettura per la festa della mamma <3

5/8/2020

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